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Carenza di personale medico e sanitario, è allarme rosso nel Brindisino

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Tantissimi contratti in scadenza a settembre: urgente una seria politica di assunzioni da parte della ASL. Manifestazione unitaria di CGIL e UIL il 18 settembre alle 10.30 all’ospedale Perrino di Brindisi

La situazione sanitaria nella provincia di Brindisi ha raggiunto livelli di criticità insostenibili. Da anni denunciamo una carenza di personale medico, infermieristico e degli operatori socio-sanitari (OSS) nell’Ospedale Perrino e nelle altre strutture della ASL di Brindisi. Questo grave problema, già presente da tempo, è peggiorato in modo intollerabile e continua ad aggravarsi, compromettendo il diritto alla salute dei cittadini garantito dalla Costituzione italiana.

La provincia di Brindisi sconta un gap enorme in termini di organici rispetto alle altre province pugliesi. Mentre altrove si sono avviate le stabilizzazioni del personale sanitario, qui nulla è stato ancora fatto. A peggiorare ulteriormente la situazione, sono imminenti le scadenze di molti contratti di lavoro a tempo determinato, in particolare tra infermieri e OSS. Molti di questi contratti termineranno alla fine di settembre, e non vi è ancora alcuna certezza su una loro proroga. A fronte di questa emergenza, non solo non si programmano nuove assunzioni, ma non si permette nemmeno di sostituire il personale precario in uscita.

Questa carenza di personale sta determinando un sovraccarico di lavoro insostenibile per gli operatori sanitari rimasti, portando ad un progressivo abbandono del servizio pubblico a favore di altre realtà ospedaliere o del settore privato. Le conseguenze per i cittadini sono drammatiche: liste d’attesa interminabili, pronto soccorso in perenne crisi e, in alcuni casi, l’impossibilità di garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA).

Oltre alla questione del personale, la situazione è ulteriormente aggravata dal mancato completamento del Piano di riordino ospedaliero e della rete territoriale di strutture sanitarie, che ha lasciato la provincia di Brindisi con il minor numero di posti letto per abitante rispetto a qualsiasi altra provincia pugliese e con la completa assenza di assistenza sanitaria in diversi comuni. Nonostante le promesse, molti reparti previsti non sono mai stati aperti, diversi reparti di eccellenza sono stati chiusi o  drasticamente ridimensionati e non si ha contezza di dove e quali saranno le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità di cui tanto si parla. La chiusura di presidi ospedalieri e addirittura di reparti, la mancanza di una politica di assunzioni adeguata e la fuga di personale medico e sanitario rappresentano una grave minaccia per la sanità pubblica locale. 

Il problema è anche di natura economica e politica: il riparto dei fondi sanitari regionali penalizza costantemente la provincia di Brindisi, aggravando ulteriormente una situazione già critica. La carenza di investimenti rende impossibile affrontare adeguatamente le emergenze sanitarie, portando alla chiusura di reparti e all’accorpamento di strutture, anziché pianificare una politica di assunzioni necessaria per garantire un servizio sanitario di qualità.

In questo contesto, risulta impossibile programmare e realizzare progetti fondamentali per l’impiego dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinati al settore sanitario. Il continuo rimando e la mancanza di interventi concreti da parte della ASL di Brindisi e della Regione Puglia stanno compromettendo gravemente il diritto alla salute dei cittadini brindisini, diritto sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana.

Per questi motivi, CGIL e UIL di Brindisi, unitamente a FP Cgil, FPL Uil, SPI Cgil, Uilp Uil, hanno deciso di indire una manifestazione pubblica per il 18 settembre alle ore 10:30, davanti all’Ospedale Perrino di Brindisi. Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a partecipare numerosi a questa iniziativa per sollecitare un’urgente politica di assunzioni e per chiedere alla ASL di Brindisi e alla Regione Puglia di assumersi finalmente le proprie responsabilità, attuando le stabilizzazioni promesse e incrementando gli organici con personale qualificato.

È il momento di far sentire la nostra voce, di dare una svolta per una seria politica che metta al centro la sanità brindisina partendo proprio da un poderoso piano di assunzioni. Non possiamo più permettere che la nostra salute e quella dei nostri cari venga messa a rischio. Scendiamo in piazza insieme per difendere il nostro diritto alla salute.


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