A RIMETTERCI SONO I BRINDISINI PIÙ DEBOLI E FRAGILI

Da tempo a Brindisi vi è uno strano fenomeno: i Bandi di gara per l’affidamento di diversi Servizi Sociali d’Ambito quali l’Assistenza Domiciliare Educativa, la gestione del Centro Antiviolenza, la gestione del Centro di Ascolto per le famiglie e l’Affidamento familiare dei minori vanno ripetutamente deserti. Tradotto: nessuna realtà del Terzo Settore sembra interessata a prendere in affido tali Servizi di cui centinaia di brindisini in condizione di fragilità hanno urgentemente bisogno. Perché accade questo? 

Il Sindacato ha partecipato a vari incontri sul tema, in ultimo anche alla Cabina di Regia del Consorzio BR1 convocata nelle scorse settimane. Dall’incontro, come è noto, è emerso che tali Bandi non sarebbero «appetibili» per le Cooperative e le Imprese Sociali del territorio perché non convenienti economicamente. Secondo gli imprenditori del Sociale alle condizioni date non si garantirebbero il rispetto dei contratti di lavoro e la qualità dei servizi. Contratti e qualità dei Servizi sono due temi cruciali per il Sindacato.

Per superare tale impasse la dirigenza del Consorzio ha indicato come soluzione l’affidamento diretto dei Servizi e l’aumentato dell’economicità del Servizio in modo da coprire con le stesse risorse previste lo scorso anno le maggiori rischiste di servizi arrivate dall’utenza. Ma questo è un segnale evidente di sofferenza che conferma una scarsa programmazione economica sulle esigenze del territorio da parte degli Enti Locali. Procedure legittime e previste dalla Normativa ma che rischiano di far passare in secondo piano il vero punto della questione: la mancanza di adeguati investimenti da parte degli Enti Pubblici – Regione quindi Comuni quindi Consorzi ed Ambiti – sul tema della fragilità sociali.

La UIL Brindisi esprime preoccupazione per la gestione dei Servizi del Consorzio BR1. Consapevoli della professionalità dei dirigenti e dal Commissario dello stesso Consorzio, impegnati a gestire con la stessa «coperta corta» un costante aumento delle richieste di Servizi, ci chiediamo se la politica adempia fino in fondo al suo compito che è quello di individuare nuove e maggiori risorse per coprire le esigenze reali dei cittadini più fragili mantenendosi sempre «distante e distinta» dalle scelte gestionali di questi delicati settori. 

La scelta di assumere un lavoratore piuttosto che un altro o quella di procedere a nuove assunzioni lasciando a casa decine di lavatori e lavoratrici con esperienza, appartenenti alla platea storica e tutelati da accordi firmati in Prefettura, possono aprire – come già accaduto – questioni allarmanti di Trasparenza e Legalità che la UIL di Brindisi ha messo nero su bianco negli incontri ufficiali. Questioni ancora senza risposta a cui auspichiamo si diano al più presto evidenze pubbliche ed ufficiali. 

Aumento delle risorse economiche, efficienza e trasparenza nell’affidamento dei Servizi sono le uniche leve che possono permettere a centinaia di brindisini in forte fragilità sociale di avere servizi di qualità degni di un Paese civile.

La UIL di Brindisi ritiene i Servizi d’Ambito una priorità nella propria azione di tutela delle fragilità sociali e dei diritti di tutti i lavoratori del Sociale precari. Per questo continuerà con puntualità a seguire il lavoro dei Consorzi e l’erogazione dei servizi fino a quando non si otterranno risposte all’altezza della dignità che meritano i brindisini più deboli e fragili.

IL COORD. PROV. UIL BR
Fabrizio Caliolo