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“Brindisi Multiservizi sotto accusa: acido acetico spruzzato su un cavalcavia, studenti coinvolti. Il Consigliere Quarta chiede chiarimenti e garanzie sulla sicurezza”

Suscita non poche perplessità la notizia riportata dalla testata giornalistica Brindisi report che giovedì 28 novembre, da una segnalazione di un cittadino che pubblicamente ringrazio, portava all’evidenza una inusuale e soprattutto originale condotta di un autocarro della Brindisi Multiservizi che, intorno alle ore 8,00 del mattino, sul cavalcavia De Gasperi, spruzzava delle sostanze sulla carreggiata interessando anche un gruppo di studenti cagionando loro, si riferisce, anche bruciore agli occhi.
Nonostante l’intervento immediato dell’assessore Elmo teso a chiedere chiarimenti alla BMS, quest’ultima in un proprio comunicato forniva con candore e con maldestri tentativi di rassicurazione tesi a minimizzare l’accaduto, che non si trattava di acqua santa e miracolosa spruzzata con un nebulizzatore dal veicolo in pieno giorno e con la presenza di persone, bensì acido acetico che il veicolo della BMS, spargeva per svolgere un attività di diserbo.
La responsabile firmataria della BMS, visionata la scheda tecnica affermava, che “il trattamento biologico a base di acido acetico,era in alcun modo dannoso per la salute. Lo svolgimento di tale procedura di routine deve essere necessariamente svolta a ridosso (e con tempistiche serrate) dell’attività di stradinaggio che si sta svolgendo in questi giorni, pertanto non era oggettivamente procrastinabile ad altra data od in altre fasce orarie.”

Inoltre nelle scuse e rassicurazioni, l’amministratore unico signora Palladino, (d’altronde perché scusarsi se è tutto normale?) “ il raggio di nebulizzazione del prodotto copre un’ampiezza non superiore ai 50 cm e i passanti, che si trovavano ad almeno 3 metri dal mezzo, non sono stati direttamente coinvolti dall’applicazione del prodotto.”

Ora chiedo all’assessore Elmo che con grandi impegni personali sta finalmente riportando ordine nel settore dei Lavori pubblici, se è possibile ricevere dalla struttura tecnica cìdel proprio assessorato che dirige e controlla la Brindisi Multiservizi:

a. Cosa rende improcrastinabili ed urgenti alla fine di novembre interventi di stradinaggio ovvero di eliminazione delle erbe infestanti e selvatiche, quando per oltre un anno e soprattutto d’estate con le conseguente criticità igienico sanitarie, in ogni luogo della città la vegetazione spontanea non è mai stata oggetto di interventi?
b. Chi programma e stabilisce dal Comune di Brindisi dai servizi tecnici lo svolgimento di queste attività con una logica di pianificazione e verifica delle necessità senza attendere le segnalazioni dei cittadini?
c. Esistono delle procedure operative validate dai tecnici comunali e dai responsabili di sicurezza per lo svolgimento di queste attività, secondo le schede tecniche dei prodotti utilizzati per garantire lavoratori e cittadini, tali da individuare modalità, orari e condizioni per l’utilizzo ndi sostanze diserbanti “biologiche” che sono sempre sostanze chimiche?
In definitiva non si sa chi è preposto a controllare la BMS, a pianificarne le attività e quindi se tutto questo è lecito, invito l’amministratore unico della BMS, proprio per rassicurare i cittadini, ad inviare i documenti necessari (procedure e schede tecniche dei prodotti impiegati) alla Autorità sanitaria ASL del SISP ed allo Spesal per essere veramente certi di ciò che si afferma.

In caso contrario basterebbe dire scusa, abbiamo sbagliato, non accadrà più.
I cittadini meritano rispetto.

Roberto Quarta
Consigliere comunale
Presidente Commissione Ambiente

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