La citazione ai Doppi di Italo Svevo ci permette di entrare con maggiore lucidità nella storia di questi ragazzi.
La proiezione di Scaltri Ingenui il 18 e 19 dicembre, patrocinato dal consiglio regionale della Puglia, al centro di danza Arabesque, oltre agli associati del centro e al pubblico intervenuto liberamente, hanno partecipato alla visione anche i ragazzi della comunità Metropolis di Carovigno.
Il documentario racconta le personalità uniche dei ragazzi e la loro umanità, nella speranza di contrastare gli stereotipi negativi con cui spesso vengono identificati. Sarà un viaggio emotivo e coinvolgente attraverso le vite di questi giovani, che mostrerà le fasi di riscatto e cambiamento grazie al supporto e all’impegno di una comunità inclusiva e accogliente. La vita di strada li ha induriti eppure, dietro a quelle espressioni e atteggiamenti da duri, si può ancora scorgere l’ingenuità del giovane.
Il regista Fabio Longagnani: Con Scaltri Ingenui abbiamo voluto mostrare ciò che la comunità può fare, come può contribuire alla redenzione del singolo e del gruppo. Facciamo ciò combattendo i pregiudizi associati alla tossicodipendenza e incentivando il pubblico a ricercare una risposta nella propria sensibilità, in quanto spettatore di queste realtà quasi nascoste. Vi renderete conto che “la salvezza è negli occhi di chi guarda.”
La proiezione di Scaltri Ingenui il 18 e 19 dicembre, patrocinato dal consiglio regionale della Puglia, al centro di danza Arabesque, oltre agli associati del centro e al pubblico intervenuto liberamente, hanno partecipato alla visione anche i ragazzi della comunità Metropolis di Carovigno.
Il documentario racconta le personalità uniche dei ragazzi e la loro umanità, nella speranza di contrastare gli stereotipi negativi con cui spesso vengono identificati. Sarà un viaggio emotivo e coinvolgente attraverso le vite di questi giovani, che mostrerà le fasi di riscatto e cambiamento grazie al supporto e all’impegno di una comunità inclusiva e accogliente. La vita di strada li ha induriti eppure, dietro a quelle espressioni e atteggiamenti da duri, si può ancora scorgere l’ingenuità del giovane.
Il regista Fabio Longagnani: Con Scaltri Ingenui abbiamo voluto mostrare ciò che la comunità può fare, come può contribuire alla redenzione del singolo e del gruppo. Facciamo ciò combattendo i pregiudizi associati alla tossicodipendenza e incentivando il pubblico a ricercare una risposta nella propria sensibilità, in quanto spettatore di queste realtà quasi nascoste. Vi renderete conto che “la salvezza è negli occhi di chi guarda.”