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BRINDISI, MARTEDÌ 6 GENNAIO: PRIMA LA BENEDIZIONE ECUMENICA DELLE ACQUE, POI LA III EDIZIONE DELLA «CAVALCATA DEI MAGI»

Il 6 gennaio si rinnova il rito della processione dalla chiesa ortodossa di «San Nicola» in via Indipendenza fino al lungomare, nel tratto antistante la Capitaneria di Porto, con la consueta benedizione ecumenica delle acque, l’immersione e il recupero della croce, alla presenza del clero cattolico e ortodosso, dell’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, mons. Domenico Caliandro, e dei rappresentanti istituzionali della città.

Ha radici antiche la festa dell’Epifania, in greco «Ta Fota», cioè «le luci», e per la tradizione ellenica ha lo stesso valore simbolico della Pasqua, perché celebra la luce che irradia l’inizio del nuovo ciclo dell’anno. Di qui l’importanza dell’acqua come sorgente di vita. In chiesa il sacerdote immerge la croce nell’acquasantiera, ma è usanza farlo anche lungo le coste e nei porti. Quest’anno il rito sarà celebrato in un clima diverso, segnato dalla recente tragica vicenda che ha coinvolto i numerosi passeggeri del traghetto «Norman Atlantic», il gigante senza vita che giace nel porto di Brindisi. Al momento liturgico non seguiranno infatti i consueti festeggiamenti.

E sempre domani martedì 6 gennaio torna la VII edizione del «Presepe vivente», iniziativa realizzata dalla parrocchia «San Giustino De Jacobis» del rione Bozzano. Le scene, allestite nel giardino della parrocchia e visitabili dalle ore 17 alle 20.30, sono ambientate nell’antica Roma e ripercorrono la vita della prima comunità cristiana, alcuni simboli della civiltà egizia, fino a culminare nella natività di Betlemme. Quadri viventi di intensa suggestione, per 1.400 mq in tutto, che in questi giorni coinvolgono tante maestrie e volontari. Sempre martedì 6 gennaio, con inizio alle ore 16, va in scena la III edizione della «Cavalcata dei Magi»: un corteo di figuranti, giocolieri e sbandieratori, con in testa i tre antichi saggi d’Oriente, prende la strada del Presepe partendo da viale Francia e percorrendo viale Germania. Dopo il saluto dei figuranti, al termine della cavalcata, i Re Magi deporranno i loro doni ai piedi della Natività.

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