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Tribunale vieta a genitori di chiamare la figlia NUTELLA. “Potrebbero subire beffe”

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Un giudice in Francia ha vietato a genitori di chiamare la figlia ‘Nutella’ .La coppia di sposi è così affezionata al prodotto realizzato dall’azienda italiana Ferrero che hanno deciso di farla diventare parte della famiglia. L’idea era che la Nutella è popolare, dolce ed accogliente, esattamente come volevano fosse la loro bambina.

Il caso è successo il 24 settembre scorso quando a Valenciennes, nel Nord della Francia vicino al confine con Belgio, una coppia si è presentata in Comune chiedendo di registrare una neonata con il nome di Nutella. Una richiesta che l’ufficiale di stato civile ha rifiutato di esaudire, sostenendo che “il nome non era conforme all’interesse del bambino”. La contesta è finta nella mani del procuratore di Valenciennes, il quale ha stabilito la cancellazione del nome Nutella dai registri dello Stato civile e, poiché i genitori non erano presenti all’udienza, ha deciso di ribattezzare la bambina “Ella”. Secondo il giudice, infatti, il nome scelto “corrisponde al nome commerciale di una crema spalmabile” ed è “contrario all’interesse del bambino che potrebbe in seguito subire beffe e riflessioni dispregiative”.Il giudice ha anche sottolineato che la Nutella era stato un marchio registrato da più di 50 anni e questo potrebbe creare problemi legali in futuro.I genitori accogliendo la sentenza, hanno gradito accettando di chiamare la loro bambina ‘Ella’, anche se, ovviamente, utilizzeranno ‘Nutella’ come un soprannome a casa.Un altro caso correlato, è invece del 17 ottobre: una coppia che vive a Raismes voleva registrare la figlia con il nome di Fraise (Fragola). Ma anche in questo caso la registrazione all’anagrafe è stata negata: il tribunale ha sentenziato che il nome “sarebbe necessariamente all’origine di beffe” e che “avrebbe ripercussioni negative per la bambina”. Alla fine è stato raggiunto un compromesso: la bimba è stata chiamata Fraisine (Fragolina), nome storicamente utilizzato in Francia nel XIX secolo. Per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, continua a dilagare la mania dei nomi “improponibili” da dare ai propri figli. Dopo che Francesco Totti e Ilary Blasi hanno chiamato la figlia Chanel e dopo che l’attrice Gwyneth Paltrow ha scelto come nome della primogenita Apple, dalla Francia arrivano due casi che sono stati fermati dal tribunale.


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