BrindisiFocusItalia

LA COMUNITA’ AFRICANA DI BRINDISI SULLE PREOCCUPAZIONI RELATIVE AL DORMITORIO

In data odierna la Comunità Africana di Brindisi si è riunita presso il Dormitorio, in via Prov.le San Vito, al fine di discutere l’emergenza della chiusura, alla presenza del Presidente Drissa Kone e di tutti i delegati delle varie nazionalità.


Gli obiettivi fissati nel corso della riunione sono i seguenti:
1) coinvolgere i datori di lavoro dei numerosi braccianti agricoli che vivono all’interno del Dormitorio, mediante uno sciopero di almeno una settimana, per sensibilizzare tutti i cittadini brindisini e, in particolare, i datori di lavoro, affinchè si attivino nella ricerca di alloggi per i loro stessi lavoratori. Ciò perché i datori di lavoro non devono preoccuparsi dei lavoratori soltanto per le necessità lavorative, ma anche per le loro condizioni di vita e per le loro situazioni alloggiative. Tutti i lavoratori infatti si sono sentiti e si sentono completamente abbandonati da chi potrebbe preoccuparsene, avendo interesse allo svolgimento della loro attività.  Infatti, ogni persona lavora con maggiore energia quando ha la possibilità di riposare bene e si sente supportato. A questo proposito, nel ringraziare, per la solidarietà e collaborazione, il Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose e l’ANPI, si spera in futuro nella presenza solidale anche della GCIL e, in modo particolare, della FLAI, che tutela i braccianti agricoli.
2) invitare il Comune di Brindisi alla riattivazione del “piano freddo”, che dia a tutti un posto dove dormire, già noto in partenza, con il coinvolgimento anche di un Ente di terzo settore, che dia informazioni, oltre alla Polizia Municipale.
3) invitare il Comune di Brindisi e i privati cittadini a fornire le abitazioni, anche se necessitano di interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria (idraulica, pitturazione, rivestimento in piastrelle), in quanto gli stessi ragazzi potranno provvedervi e, successivamente, potranno essere occupati con regolare contratto di affitto, che i ragazzi potranno pagare, in quanto lavoratori regolari, con permesso di soggiorno regolare. Tutto questo per far diminuire il numero degli occupanti il dormitorio, che saranno coloro che ancora non hanno un contratto di lavoro e, non lavorando, non possono pagare un affitto.
In conclusione, va evidenziata la preoccupazione generale riguardo, non solo ai disagi che dovranno affrontare tutti coloro che potrebbero essere costretti a lasciare il dormitorio, dopo essere arrivati e rimasti a Brindisi, senza mai spostarsi, anche per sette/otto anni, e che non conoscono altre città, ma anche rispetto alla tranquillità e sicurezza dei brindisini, che si ritroverebbero a vedere gli ospiti del dormitorio girare per la città, senza un posto preciso in cui stare, con le conseguenze negative che si avrebbero.
Si ringraziano anticipatamente il Signor Sindaco Riccardo Rossi e tutti i cittadini sensibili e attivi, che sono già intervenuti a sostegno delle problematiche del dormitorio, con gesti umanitari, e coloro che vorranno intervenire in futuro.

Condividi: